Nel mondo, quasi un bambino su tre ha livelli troppo elevati di piombo nel sangue. Con il rischio di danni fisici irreversibili. A confermarlo uno studio, The Toxic Truth: Children’s exposure to lead pollution undermines a generation of potential pubblicato in questi giorni, dall’UNICEF e dal gruppo ambientale Pure Earth: sono circa 800 milioni i bambini con livelli di piombo pari a 5 microgrammi per decilitro. o superiori nel sangue, livelli sufficienti a compromettere la salute in modo permanente. Anche in Italia dove, secondo il rapporto, sarebbero 160.862 bambini e ragazzi (0-19 anni) con livelli medi di piombo nel sangue superiori ai 5 microgrammi per decilitro e 20.963 avrebbero livelli medi di piombo nel sangue superiori a 10 microgrammi per decilitro.
Una volta che il piombo entra nel corpo, viene immagazzinato nei denti e nelle ossa dove si accumula per poi essere distribuito ad organi come cervello, reni, fegato e ossa. Gravi i rischi per le donne in gravidanza: l’esposizione ad alti livelli di piombo può causare aborto spontaneo, parti prematuri e basso peso del nascituro. Ben più elevato il rischio per i bambini e i neonati: il piombo danneggia il loro cervello prima che abbia avuto l’opportunità di svilupparsi completamente, causando loro danni neurologici, cognitivi e fisici per tutta la vita. Anche un livello di piombo molto basso, 2 µg/dl, può conseguenze rilevanti sulla salute del bambino.
Anche livelli di piombo nel sangue inferiori a 10 µg/dl nei bambini possono causare danni alla crescita, al comportamento, al QI e alle capacità cognitive. Ancora più elevato il rischio se i bambini sono denutriti: il corpo, in questo caso, assorbe più piombo mancando altri nutrienti come calcio o ferro. I bambini a più alto rischio sono i bambini molto piccoli (incluso il feto in via di sviluppo) e i soggetti economicamente svantaggiati.
“La conclusione inequivocabile di questa ricerca è che i bambini di tutto il mondo vengono avvelenati dal piombo su una scala massiccia e precedentemente non riconosciuta”, si legge nel rapporto pubblicato nei giorni scorsi. “La buona notizia è che i siti contaminati da piombo potrebbero essere riparati e ripristinati”, ha detto Richard Fuller, Presidente di Pure Earth. “Abbiamo fatto un’ottima cosa nel portare via piombo dalla benzina, ma l’uso del piombo è tornato a crescere dopo il calo negli anni ’70 e ’80, ha affermato Fuller. Anche livelli di piombo che potrebbero sembrare bassi, causano danni significativi. “Significa raddoppiare il numero di persone con disabilità intellettiva”, ha detto Fuller. “Non è sicuramente un problema banale”. Ma non basta. Decine di studi accademici hanno collegato livelli elevati di piombo alla propensione delle persone ad assumere comportamenti violenti. “Le persone possono essere educate sui pericoli del piombo e autorizzate a proteggere se stesse e i propri figli. Il ritorno sull’investimento è enorme: miglioramento della salute, aumento della produttività, QI più elevati, meno violenza e futuri più luminosi per milioni di bambini in tutto il pianeta”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità e i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno ricordato che gli alti livelli di piombo nei bambini sono una “conseguenza” prevedibile. Molte le fonti di piombo citate nel rapporto: prima fra tutte gli accumulatori di corrente, le batterie al piombo acido (quasi l’85% del piombo utilizzato in tutto il mondo serve a produrre questo tipo di batterie ancora diffuse specie nei paesi meno sviluppati). Se, da un lato, negli Stati Uniti e in Europa oltre il 95% del piombo proveniente da batterie viene riciclato, dall’altro non è così per le economie in via di sviluppo che non dispongono di strutture per riciclaggio del metallo pesante. L’esposizione al piombo derivante dal riciclaggio e dal trattamento di queste batterie è tra le principali cause di avvelenamenti da piombo nei bambini in Nigeria, Senegal e altri paesi. Ma non basta. Fino agli anni ’70, il piombo era ampiamente utilizzato nelle vernici e nella benzina, nelle tubazioni e nella raccorderia, nella ceramica smaltata, nelle munizioni e anche in alcuni giocattoli, nei mobili e perfino in alcuni alimenti conservati in contenitori di piombo. Il piombo è presente nei pigmenti, nelle saldature, nelle vetrate, in alcuni smalti ceramici, nei gioielli e anche in alcuni cosmetici e medicine tradizionali. Anche negli alimenti l’uso del piombo è più frequente di quanto si pensi: l’ossido di piombo e il cromato di piombo sono usati come additivi per rendere alcune spezie di colore più vivido (per far apparire la curcuma giallo brillante o unita alla paprika, in India, Bangladesh, Georgia, Balcani, Nord Africa e Africa sub-sahariana). Parte di questo piombo finisce nel sangue per inalazione (le particelle generate dalla combustione di materiali contenenti piombo, ad esempio durante la fusione, il riciclaggio, la sverniciatura di vernici al piombo e l’uso di benzina al piombo o di carburante per aerei) o per ingestione (acqua da tubi con piombo e cibo in contenitori vetrati o saldati con piombo). O per contatto (l’utilizzo di cosmetici e medicinali è pericoloso: alti livelli di piombo sono stati segnalati in alcuni tipi di kohl, nonché in alcune medicine tradizionali utilizzate in India, Messico e Vietnam).
Danni incalcolabili per la salute di centinaia di milioni di bambini che potrebbero facilmente essere evitati riducendo l’esposizione dei bambini mediante sistemi di monitoraggio e comunicazione, facendo ricorso a misure di prevenzione e controllo, compresa la prevenzione dell’esposizione dei bambini a siti ad alto rischio la, e con una bonifica dei siti. Il tutto, ovviamente accompagnato da un cambiamento nella politica e nelle norme vigenti. In molti casi, il tutto il mondo, salvare le vite di centinaia di milioni di bambini sarebbe possibile.
Eppure non lo si fa. Anzi, di loro e dell’avvelenamento da piombo non si parla nemmeno.