Quest’anno l’anniversario della nascita di Heydar Aliyev, leader nazionale dell’Azerbaigian, risulta essere particolarmente sentito nella contemporaneità dell’Azerbaigian, vittorioso nel conflitto con l’Armenia per la liberazione dei propri territori sotto l’occupazione armena da circa trenta anni.
La figura di Heydar Aliyev non è stata soltanto quella di un leader nazionale che è riuscito a guidare il Paese dal caos dei primi anni, dopo la riconquista dell’indipendenza, agli inizi degli anni Novanta, ma assolve una vera e propria funzione costituente per tutta l’esperienza nazionale azerbaigiana. Nella coscienza collettiva del Paese possiamo analizzare e scrutare un “prima” e un “dopo” Heydar Aliyev, che diviene ancora più forte con la fine dello storico conflitto con l’Armenia. Durante gli anni della leadership di Heydar Aliyev in Azerbaigian nel periodo sovietico, tutti gli ostacoli al risveglio dell’ideologia nazionale e della coscienza nazionale azerbaigiana furono superati e si aprì un’ampia strada per il pensiero indipendente del popolo azerbaigiano.
Come risultato del lavoro molto impegnativo di Heydar Aliyev, l’Azerbaigian divenne presto una delle principali repubbliche industriali dell’URSS. Successivamente, Heydar Aliyev ha ricoperto una delle più alte cariche nel potere politico dell’URSS, Primo Vicepremier dell’Unione Sovietica, ma nella seconda metà degli anni Ottanta ha lasciato la politica attiva in segno di protesta verso la politica gorbacioviana, ritirandosi a Mosca. Aveva polemizzato con la leadership dell’URSS dopo i tragici avvenimenti del gennaio 1990, quando il governo sovietico represse duramente il movimento nazionale azerbaigiano, provocando innumerevoli morti. Heydar Aliyev protestò pubblicamente ed uscì dal PCUS. Con il suo ritorno al potere nei primi anni dopo il ripristino dell’indipendenza dell’Azerbaigian, si è verificata una svolta seria nella vita socio-politica, socio-economica, scientifica e culturale del paese, nonché nelle relazioni internazionali.
Gli storici e gli esperti di Caucaso attraverso i discorsi ufficiali del presidente Heydar Aliyev hanno individuato e analizzato le quattro macroaree che hanno caratterizzato la storia dell’Azerbaigian del passato e del presente: la stabilizzazione della situazione interna nel paese, il conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia e Azerbaigian, le relazioni internazionali, inclusi i rapporti con Italia e la Santa Sede e lo sviluppo economico. Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian dal 1993 al 2003, Heydar Aliyev ha rappresentato per l’Azerbaigian una guida capace di traghettare la nazione verso un modello di Stato moderno e centrale nel quadro delle relazioni internazionali, politicamente ed economicamente stabile, con principi democratici, che ponesse al centro l’interesse nazionale. Ha delineato per il Paese l’idea di secolarismo e libertà, nonché l’edificazione di istituzioni moderne e consolidate per sostenere lo sviluppo della società civile e dell’economia. Alla base della strategia c’era lo sfruttamento di tutto il potenziale del Paese, delle sue immense risorse energetiche e della sua collocazione strategica tra Oriente ed Occidente per accrescerne l’indipendenza, modernizzare la nazione e risolvere il conflitto del Nagorno-Karabakh, con il suo enorme costo umanitario e all’interno della legalità delle convenzioni internazionali.
Heydar Aliyev diede anche un notevole contributo alle relazioni tra l’Azerbaigian e l’Italia. La sua visita ufficiale nel 1997 ha gettato le basi per un percorso di collaborazione che oggi ha raggiunto il livello di partenariato strategico tra Baku e Roma, confermato dalla visita di Stato del Presidente Sergio Mattarella in Azerbaigian nel luglio 2018 e dalla visita di Stato del Presidente Ilham Aliyev in Italia nel febbraio 2020. Le relazioni bilaterali si sono consolidate con la firma della Dichiarazione Congiunta sul rafforzamento del partenariato strategicomultidimensionale tra i due Paesi durante l’ultima visita, dai continui e crescenti scambi economici e culturali e dalla promozione di progetti strategici, anche per l’Europa, come il Gasdotto Trans-Adriatico (TAP), oramai realtà energetica attiva. L’eredità di Heydar Aliyev è viva e celebrata con affetto e riconoscenza in tutto il Paese.
L’omonima fondazione celebra questo anno 21 anni di attività. La Fondazione Heydar Aliyev sostiene nel Paese e nel mondo progetti per la diffusione e il rafforzamento della conoscenza della cultura azerbaigiana, con iniziative che coinvolgono il mondo culturale, accademico, artistico, sportivo, sociale e religioso. Ad accompagnare le celebrazioni per l’anniversario del padre della nazione vi sono notizie di rinascita, cooperazione internazionale e nuove prospettive economiche per l’Azerbaigian anche con la ricostruzione in corso delle zone liberate dall’occupazione dell’Armenia. Tutte queste realtà rappresentano una celebrazione della politica di Heydar Aliyev.