A conclusione dei due giri di consultazioni, il neo Presidente del Consiglio Mario Draghi ha sciolto la riserva accettando l’incarico e ha comunicato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la lista dei 23 ministri scelti per il nuovo governo. Il giuramento verrà celebrato sabato alle ore 12.
La lista dei neo ministri incaricati è composta da 8 tecnici e 15 politici in linea mista cosi come il modello di Ciampi. Il governo sarà composto da 8 donne (3 tecniche e 5 politiche): Cartabia, Lamorgese, Messa, Carfagna, Gelmini, Dadone, Bonetti, Stefani. Gli uomini saranno 5 tecnici e 10 politici: Franco, Colao, Giovannini, Cingolani, Bianchi, Di Maio, Speranza, Franceschini, Guerini, Orlando, D’Incà, Patuanelli, Giorgetti, Garavaglia, Brunetta. Come previsto tutte le forze politiche che compongono la nuova maggioranza hanno rappresentanza con dicasteri diversi. Di Maio, Patuanelli, Dadone e D’Incà per il Movimento 5 Stelle; Franceschini, Guerini e Orlando per il PD. La Lega conterà su ministri: Giorgetti al Mise, Garavaglia e Stefani.
Tra gli 8 tecnici ci saranno 3 donne: Cartabia, Lamorgese e Messa mentre i restanti cinque saranno 5 uomini: Franco, Cingolani, Colao, Giovannini e Bianchi. Tutti uomini, così come il ministro Leu Speranza. La rappresentanza di genere in Forza Italia presenzierà con ministri dell’ex governo Berlusconi ovvero: 2 donne: Gelmini, Carfagna e 1 uomo: Brunetta. Iv avrà l’unica Bonetti come unica ministro donna. Conferme agli Esteri con Luigi Di Maio (M5S); alla Difesa con Lorenzo Guerini (PD); alla Salute con Roberto Speranza (Leu); Luciana Lamorgese agli Interni.
Nuovo incarico per Marta Cartabia alla Giustizia: giurista e costituzionalista che diventa la prima presidente donna della Corte Costituzionale. Altre riconferme si avranno con Dario Franceschini alla Cultura e Federico D’Inca dei 5 stelle nel ruolo di ministro per i Rapporti con il Parlamento. Giorgetti al Mise (Lega) e il vicepresidente del Pd Andrea Orlando al Lavoro. Patrizio Bianchi all’Istruzione e Maria Cristina Messa all’Università. Il ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio è stato insignito a Roberto Garofoli.
Grande peso ha avuto la pressante richiesta di Beppe Grillo circa la creazione di un Ministero della Transazione Ecologica, tema cardine per la decisione se porre fiducia o meno a Draghi per la creazione di una nuova maggioranza. Il 37% dei 209 miliardi del Recovery Fund saranno gestiti dal fisico Roberto Cingolani noto responsabile dell’Innovazione tecnologica di Leonardo, dal 2005 al 2019 direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Vittorio Colao, manager di gruppi editoriali e capo operativo mondiale di Vodafone dovrà occuparsi della Transizione Ecologica mentre i ministeri del Turismo e della Disabilità saranno affidati ai leghisti Garavaglia e Stefani. Nei dicasteri chiave del suo governo Draghi ha scelto Al Mef Daniele Franco, bellunese, esperto di finanza pubblica, direttore generale di Bankitalia, fedelissimo e braccio destro di Draghi.
LA LISTA COMPLETA DEI MINISTRI
Federico D’Incà – Rapporti con il Parlamento
Vittorio Colao – Innovazione Tecnologica
Renato Brunetta – Pubblica amministrazione
Maria Stella Gelmini – Autonomie
Mara Carfagna – Sud e Coesione Territoriale
Fabiana Dadone – Politiche giovanili
Elena Bonetti – Pari opportunità e Famiglia
Erika Stefani – Disabilità
Massimo Garavaglia – Turismo
Luigi Di Maio – Esteri
Marta Cartabia – Giustizia
Lorenzo Guerini – Difesa
Daniele Franco – Economia
Giancarlo Giorgetti – Sviluppo Economico
Stefano Patuanelli – Agricoltura
Roberto Cingolanni – Transizione ecologica
Enrico Giovannini – Trasporti
Patrizio Bianchi – Istruzione
Andrea Orlando – Lavoro
Cristina Messa – Università
Luciana Lamorgese – Interno
Dario Franceschini – Cultura
Roberto Speranza – Salute
Roberto Garofoli – Sottosegretario alla Presidenza