Il 15 febbraio, in tutto il mondo, si celebra la Giornata contro il Cancro Infantile. Nel mondo, ogni giorno a più di mille bambini viene diagnosticato un cancro. Negli USA, ci sono 43 nuovi casi ogni giorno. Mediamente a un minore su 285 viene diagnosticato un cancro prima del compimento del ventesimo anno d’età. Un evento che cambia la loro vita e quella delle loro famiglie. Ma non basta. Nel mondo, ogni tre minuti, un bambino o un ragazzo muore di cancro. Secondo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno, sono circa 400.000 i bambini e gli adolescenti (tra 0 e 19 anni) che sviluppano il cancro. Possono manifestarsi in oltre 60 differenti forme (tra tipi e sottotipi). Tra i più comuni ci sono le leucemie, i tumori cerebrali, i linfomi e i tumori solidi (come il neuroblastoma e i tumori di Wilms). Eppure, nonostante questi numeri impressionanti, i tumori pediatrici sono ancora considerati una “malattia rara”. Tanto “rara” da non stimolare né l’impegno delle case farmaceutiche né un maggiore impegno dei ricercatori. Il risultato è che i trattamenti adottati spesso sono “vecchi”. In alcuni casi addirittura discutibili: secondo alcune fonti, due terzi dei bambini che guariscono, nel tempo, possono presentare effetti collaterali tardivi causati dalle cure ricevute.
Secondo l’OMS, a differenza del cancro negli adulti, la maggioranza dei tumori infantili non ha una causa nota. Molti studi hanno cercato di identificare le cause di questa malattia sui minori, ma sono pochi i tumori nei bambini causati da fattori ambientali o dallo stile di vita. I dati suggeriscono che circa il 10% di tutti i bambini con cancro ha una predisposizione causata da fattori genetici.
Notevoli (come al solito) le differenze tra i paesi “sviluppati” e gli “altri” paesi. Nei paesi ad alto reddito, oltre l’80% dei bambini malati di cancro vengono curati o ospedalizzati. Nei paesi a basso e medio reddito (Low and Medium Income Countries o LMIC, invece, questa percentuale scende sotto il 30%: meno di un terzo dei bambini malati di cancro viene curato. Solo il 29% dei paesi a basso reddito riferisce che i farmaci antitumorali sono generalmente disponibili per le loro popolazioni rispetto al 96% dei paesi ad alto reddito. Con conseguenze facilmente immaginabili. Decessi legati a tumori infantili che secondo l’OMS sarebbero molte volte “evitabili” (specie nei LMIC). La causa di queste morti è da ricercare nella mancanza di diagnosi o in diagnosi errate o ritardate oppure in ostacoli all’accesso alle cure o altro. Come per altre malattie è fondamentale la tempistica: se scoperto in tempo, il cancro ha maggiori probabilità di rispondere alle cure e sono maggiori le probabilità di sopravvivenza. Quello della diagnosi tardiva è un problema più diffuso di quanto si pensi. Anche in Europa, ogni anno, sarebbero 6.000 i minori morti a causa di diagnosi tardiva, perché non c’è una cura, oppure perché è inefficace e vecchia di decenni (le cure più utilizzate risalgono mediamente a 32 anni fa, molte sono state definite negli anni ottanta). Particolare non secondario, generalmente il cancro infantile non può essere prevenuto o identificato attraverso uno screening di massa.
Nel 2018, l’OMS ha lanciato la campagna CureAll per la prevenzione e la gestione dei tumori infantili. Nel 2020, è stata pubblicata una guida “how-to” per i responsabili politici e i gestori dei programmi per attuare i risultati della campagna CureAll. Nel rapporto sono stati indicati i settori prioritari ed è stato proposto un monitoraggio esteso del fenomeno. Sono stati, inoltre, spiegati i fattori chiave indispensabili per stabilire, ampliare e sostenere programmi nazionali efficaci contro il cancro infantile.
In Italia, ogni anno, sono circa 2400 le diagnosi di cancro su minorenni: circa 1500 riguardano bambini, 900 sono adolescenti. Ma il numero dei “lungo-sopravviventi”, i soggetti guariti da un tumore pediatrico (ma che spesso necessitano di attenzioni e cure particolari) è molto maggiore: sono almeno 45mila.
Negli ultimi decenni, i tassi di sopravvivenza non hanno mostrato grandi miglioramenti e i bambini colpiti da cancro continuano a essere trattati con farmaci basati su ricerche a volte datate di decenni (al contrario di quanto avviene per gli adulti, dove l’innovazione è stata enorme).
La Giornata mondiale per il Cancro è stata creata proprio per dedicare maggiore attenzione al problema del cancro nei minori. Un momento in cui valutare i progressi fatti dalla scienza e introdurre nuove terapie e nuovi farmaci.
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