Tra le tante sfide che la nostra attualità pone al centro del dibattito tra i diplomatici, le tematiche dell’accesso all’acqua per tutti e l’analisi della crisi idrica globale appaiono essenziale per le future prospettive geopolitiche e per i rapporti tra entità statuali. Le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale possono essere validi strumenti per contrastare l’emergere della crisi idrica attuale. Tali tematiche sono al centro del First Italian Water Dialogue: Urban and Water Cycle Economy: un’intera giornata organizzata dal Festival della Diplomazia, la più grande manifestazione dedicata alla geopolitica e alla relazione internazionali in corso a Roma, che si terrà lunedì 24 ottobre, presso la Centrale Montemartini, in via Ostiense 106. L’evento, moderato da Emilio Ciarlo, dell’Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo, vedrà la partecipazione delle più importanti realtà del settore in Italia quali A2A, Acea, Acquedotto pugliese, Utilitalia, Acqua Latina e VST e sarà l’occasione per riflettere sulle nuove modalità che si stanno elaborando per affrontare la crisi legata alla gestione e all’utilizzo dell’acqua e quali sono le nuove tecnologie in grado di contrastarne la scarsità e garantire il recupero delle acque reflue delle città, ottimizzando le modalità per un uso sempre più sicuro, sostenibile e rinnovabile.
Durante l’Italian Water Dialogue si parlerà di tecnologie digitali e I.A. per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico, la tutela del territorio e il rischio idrogeologico; l’analisi dei rischi di ogni elemento del sistema idrico, le opere di captazione, impianti, acquedotti, condotte serbatoi, rete di distribuzione, derivazioni d’utenza; il monitoraggio della qualità e quantità delle risorse di acqua dolce superficiali e profonde, la tutela del territorio e il rischio idrogeologico; il controllo dell’inquinamento microbiologico, chimico, fisico; l’efficientamento e gestione sostenibile dei sistemi di distribuzione e prevenzione delle dispersioni, garantire l’accesso universale ed equo alla filiera idro-potabile; la tariffazione e il contenimento dei consumi; il riutilizzo e riciclo delle acque reflue urbane; il controllo delle acque di balneazione; la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici; la gestione delle emergenze, siccità, inondazioni, eventi naturali, attacchi cyber e la formazione del personale.
“Abbiamo iniziato sostenendo la candidatura italiana per ospitare il World Water Forum e stiamo cercando di riportare il nostro Paese nel World Water Council (Wwc). Stiamo approvando un piano pluriennale per una water roadmap in cui cercheremo di riunire attori italiani e presentarci uniti ai prossimi appuntamenti internazionali. Durante Diplomacy, a Roma, riproporremo poi un italian water dialogue”, aveva dichiarato Emilio Ciarlo, responsabile dei rapporti istituzionali e della comunicazione per l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) durante la sessione mattutina del secondo giorno di Mare Climaticum Nostrum, la conferenza sui cambiamenti climatici nel Mediterraneo. L’evento del Festival della Diplomazia, che sarà trasmesso live sul sito del Festival, sarà aperto dai saluti istituzionali di Luca Maestripieri, direttore AICS, e Diana Battaggia, direttore di UNIDO Italia.