Tullio De Piscopo, batterista eclettico, conosciuto per il suo noto “Andamento lento” e “Stop Bajon”, artistica originalissimo che spazia dal jazz alla classica, vera leggenda della batteria, nonché indimenticabile collaboratore di Pino Daniele, insieme con Dado Moroni e Aldo Zunino sono stati tra i protagonisti di una splendida serata, nel pieno del rispetto delle norme contro la diffusione dei contagi, presso Piazza Castello a Sessa Aurunca della XXII edizione di Sessa Jazz. Un appuntamento da non perdere grazie a quello che i tre grandi artisti propongono nella meravigliosa scenografia di una delle piazze più belle del Comune di Sessa Aurunca, dalla ricca storia culturale, sociale e artistica. Un piccolo abitato ubicato alle pendici di un vulcano che ha smesso la sua attività da ormai molto tempo.
Presso i castagneti del parco regionale della Roccamonfina e Foce Garigliano, la cittadina è fonte di interesse turistico per la tranquillità del paesaggio e per la buona cucina locale dove si possono trovare le sorgenti di Rocca Terme e dove c’è la possibilità di poter usufruire dell’acqua oligominerale di questi impianti. Nel borgo inferiore c’è il complesso conventuale di S. Agostino, nel borgo superiore c’è la costruzione architettonica artistica del Duomo, un edificio di elevata importanza, costruito in stile romanico, più tardi restaurato nel XVIII secolo. Nella parte interna del Duomo troviamo numerosi affreschi ed opere risalenti al 1200 come un pavimento musivo, un pergamo, mosaici come il coevo e candelabri pasquali. Tutte queste opere sono dell’artista e maestro Pellegrino, mentre le numerose tele presenti nella Cappella del Sacramento sono di Luca Giordano. L’unico elemento architettonico che non è del 1200 è la cripta che risale intorno al 1100. L’evento musicale si è svolto innanzi all’attuale sede del Comune, il Castello Ducale a pianta quadrata come le sue due torri ricordano, con l’articolazione della cinta muraria difensiva, caratterizzata dallo stile normanno – svevo.
Inoltre, non possiamo dimenticare l’importanza per la città della Chiesa dell’Annunziata che fu costruita nel 400 nel borgo superiore dell’abitato, in passato centro di numerosi scambi commerciali grazie alla presenza di case di mercanti ebrei. Questo edificio di culto fu costruito nel quartiere commerciale grazie all’arte della conceria, mentre nel XVIII secolo fu restaurato e modificato per opera di Domenico Antonio Vaccaio.
Una città ricca di poesia, di arte e quindi anche di musica. La XXII edizione di Sessa Jazz, curata dall’Associazione Ars Nova, il Comune di Sessa Aurunca e in collaborazione con Radio Web Aurunca, ha visto l’autorevole partecipazione del “magico trio” di Tullio De Piscopo con un ricco repertorio e brani omaggio al grande Pino Daniele, ma anche la viva celebrazione di un trio con il quale iniziò la carriera di Moroni e incontro tra due città di mare: la Genova di Dado e Aldo e la Napoli di Tullio, a cui va aggiunta una terza città, senza mare e dai ritmi completamente diversi, la Milano in cui Tullio si è trasferito.
Tre luoghi, tre storie che si fondono in una musica, il jazz, che fin dalle origini è un genere ibrido, capace di mescolare, accogliere e fondere esperienze diverse. Tullio De Piscopo è il grande batterista che nei primi anni ’80 accompagnò Pino Daniele nella svolta jazzistica e poi dal 2008 ci tornò a suonare per celebrare una carriera strepitosa, insieme agli altri straordinari componenti della band: James Senese, Tony Esposito, Rino Zurzolo e Joe Amoruso. De Piscopo quando ricorda Pino Daniele fa vivere intense emozioni e ricordi: “È un gigante della musica, italiana e internazionale. Non so quantificare quanti concerti abbiamo fatto in giro per il mondo. Musicista, compositore, cantante, grande poeta. Lascia un patrimonio immenso che non morirà mai”. Prima dell’avvio dell’esibizione musicale a Sessa Aurunca, Tullio ha voluto ricordare l’amico Pino ribadendo, al nutrito pubblico giunto per poter ascoltare le sue melodie, che “Ho il piacere di portare in giro l’amore delle sintonie dello Jazz e, soprattutto, voglio diffondere le note magiche che trasmetteva la musica di Pino Daniele”.