La riscoperta delle potenzialità culinarie e nutrizionali delle erbe mediterranee diviene un nuovo elemento di riscatto economico della costiera cilentana. Presso il Castello dei Principi Capano, nel cuore del Comune di Pollica, si è svolto un interessante appuntamento che ha visto la partecipazione di alcuni esperti sulle opportunità legate alla conoscenza delle erbe mediterranee e sugli effetti positivi del loro consumo per la salute umana. Un’esperienza importante che attraverso racconti, immagini, musiche e testimonianze trasmettono i valori della mediterraneità, celebrando gli eroi locali anche attraverso una cena “Experience”, di cinque portate, intervallate da dibattiti ed interventi a cura di agricoltori, esperti, ricercatori e veri ambasciatori che rappresentano le filiere più iconiche del territorio. Ad intervenire durante il recente appuntamento, organizzato dal Future Food Institute e dal Comune di Pollica, dedicato alla riscoperta delle “Erbe Mediterranee” sono stati i rappresentanti dell’Azienda Agricola Palma, Dionisia De Santis, esperta in erboristeria e fitoterapia, i rappresentanti dell’Azienda Agricola Biologica Raffaele Palma e la professoressa Enrica de Falco.
Un viaggio nella natura e nelle tradizioni cilentane, ma anche in una gastronomia vivace, saporita e sorprendente. Una conoscenza anche di carattere economico, utile a comprendere come la realtà locale produca ricchezza per il territorio e gli agricoltori. L’Azienda Agricola Biologica Raffaele Palma ha messo in atto una politica di preservazione del territorio, riportando alla vita produttiva oliveti e agrumeti abbandonati e impiantando vigneti, nel pieno rispetto della flora e della fauna presente nell’area incontaminata circostante la zona agricola. Non è raro, infatti, ritrovarsi dinanzi alla presenza di cinghiali, tassi, serpenti o falchi, che talvolta causano anche qualche danno, ma che dimostrano come le zone dove sorge l’azienda siano incontaminate, dando conforto anche alle api, le quali trovano un ambiente ideale per produrre grandi quantità di ottimo miele. L’altra realtà, l’Azienda Agricola Nicola Palma è specializzata nella produzione di erbe aromatiche. In linea con la crescita del green market, propone prodotti tradizionali coltivati su 60 ettari con gestioni innovative. Professionalità, affidabilità ed esperienza ventennale garantiscono la disponibilità di prodotti per tutto l’arco dell’anno. Sei linee di confezionamento e personale qualificato, associate al continuo miglioramento di tutte le fasi del ciclo produttivo, assicurano prodotti sempre freschi portati a destinazione entro 12 ore dalla raccolta. L’azienda è monitorata da un software che consente di tracciare ogni fase, offrendo prodotti sicuri.
Tante le piante che crescono spontaneamente nei terreni incolti, facili da trovare anche lungo i sentieri di campagna, come i rovi. Lamio, finocchietto selvatico, aglio, bugola, malva, crisantemo e grandi varietà di specie per la presenza di essenze forestali come l’ontano napoletano, l’acero napoletano, l’acero di Lober e preziosi endemismi dell’Appennino meridionale. Riuscire a preparare anche una semplice insalata con fiori di carota selvatica, sulla, aglio selvatico, malva, recardia e giacinto dal pennacchio vuol dire valorizzare la tradizione e la cultura legata alla Dieta Mediterranea e alle tradizioni del Cilento Antico. Percorrendo i sentieri del Parco nazionale del Cilento, con un po’ di attenzione si osserva che sono ricchi di centinaia di piante erbacee e arbustive che possono divenire utili in cucina, valorizzando la cucina a km 0 e riscoprendo la cultura culinaria e le tradizioni locali. Piante di varietà dimenticate, rare e preziose, antiche e particolari, che possono essere studiate, diffuse e cucinate, divenendo un nuovo strumento sostenibile di crescita economica del territorio. La capacità di generare una nuova cultura alla conoscenza delle “Erbe Mediterranee” non innesca solo il consumo del prodotto, ma anche l’avvio di moltissime attività collaterali, come i percorsi guidati sull’autodeterminazione alimentare, sulla consapevolezza di ciò che si mangia e sulla filiera corta del territorio. Gli usi delle piante medicinali, delle erbe aromatiche selvatiche e le ricette del territorio fanno parte integrante dello stile di vita delle comunità del Mediterraneo da tempi immemorabili. Uno stile di vita sostenibile cristallizzato su tradizioni e valori sociali divenuti esempi di eccellenza in tutto il mondo e riconosciuti dall’UNESCO quale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Lo scopo delle esperienze e degli incontri, organizzati dal Future Food Institute, diviene anche quello di contribuire a preservare questo patrimonio di conoscenze che caratterizza fortemente l’identità del territorio cilentano.