Nella giornata di mercoledì 17 agosto, il Comune di Pollica e il Future Food Institute ospitano una nuova iniziativa legata al progetto “Le Trame Mediterranee. Dalla Terra al Convivio”, per comprendere, capire e divulgare l’importanza e la storia delle api e del miele cilentano. Presso il Castello dei Principi Capano di Pollica si svolgerà una nuova cena esperienza con la partecipazione di Pasquale Volpe dell’Azienda Apicoltura Volpe. Il miele dell’Azienda Apicoltura Volpe deriva dal nettare raccolto su svariate essenze botaniche e mescolato dalle api all’interno dell’alveare, definito miele di fiori vari o millefiori e data la variabilità geografica e quindi botanica del Cilento, può assumere aspetto e sapore molto diverso da zona a zona e da anno in anno.
Prodigioso alimento naturale dalle celebri proprietà benefiche e caratteristiche nutrizionali, il miele in Cilento acquisisce un ruolo particolare grazie alla biodiversità conservata nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. All’interno del Parco Nazionale, l’intera area rappresenta una vera oasi per le api alla ricerca di nettare. Il territorio cilentano è, per sua definizione, molto diversificato dal punto di vista naturale con colline, montagne e mare. La ricchezza e la varietà delle specie vegetali sono tali da aver permesso l’istituzione del Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni e la presenza di aree incontaminate fa di questo territorio una vera oasi per le api.
Pasquale Volpe, durante i suoi vent’anni di esperienza, ha appreso con passione che, attraverso un approccio di biomimetica sociale, l’uomo può imparare dalle api come funziona una società organizzata e funzionante, come la natura ha selezionato lentamente la soluzione migliore per l’ambiente locale, come funzionano davvero le sinergie e come utilizzare soluzioni basate sulla natura per ripristinare l’ambiente fornendo anche buon cibo per le persone. Nella società delle api esiste una forma organizzata di democrazia in cui il vertice, l’ape Regina, risiede nel punto più basso. In alto, infatti, possiamo riconoscere l’intera squadra di api divise per ruolo secondo la loro età, ceraiole, spazzine, nutrici, esploratrici, bottinatrici che comunicano attraverso danze tra loro, con i maschi di casa, i “fuchi” e l’ape regina.
Il macro-sistema alveare è un organismo perfetto in cui crescita e decrescita, fasi di riposo e operatività, zone di immagazzinamento scorte e celle per la nuova covata, sono il risultato di una decisione comune condivisa solo in un secondo momento con l’ape regina. Il ruolo delle api è fondamentale per la produzione alimentare e per l’ambiente come accade anche con altri insetti, pensiamo ai bombi o alle farfalle.
Un terzo del nostro cibo dipende dall’impollinazione degli insetti: solo in Europa, oltre 4.000 tipi di verdure. Purtroppo, le api sono in declino, minacciate da pesticidi, perdita di habitat, monocolture, parassiti, malattie e cambiamenti climatici. In particolare, alcuni pesticidi costituiscono un rischio diretto per gli impollinatori: l’eliminazione delle sostanze chimiche più pericolose per le api è il primo e più efficace passo da adottare per difenderli. Il successo dell’apicoltura nel Cilento è abbastanza recente ed è stato possibile anche grazie alle politiche di sostegno dell’Unione Europea e della Regione Campania. Oggi l’Associazione Apicoltori del Cilento conta oltre 130 associati con una produzione media annua di 3000 quintali di miele.