Gli analisti economici evidenziano nuove opportunità importanti per i macchinari agricoli in Brasile. Il 10 maggio si terrà un elaborato webinar promosso dalla Camera di Commercio italiana di San Paolo – ITALCAM, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia in Brasile, di SIMEST e della Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura, FEDERUNACOMA, su “Scambi di tecnologia e opportunità nel settore dei macchinari”. Ai lavori interverranno l’Ambasciatore d’Italia a Brasilia, Francesco Azzarello, il Presidente di ITALCAM, Graziano Messana, la Vicepresidente dell’Associazione Brasiliana dell’Industria di Macchinari – ABIMAQ, Alida Belandi, il Presidente di FEDERUNACOMA, Alessandro Malavolti ed il Responsabile Indirect Channels Simest, Carlo de Simone. Con i suoi oltre 210 milioni di abitanti il Brasile ha di fatto le dimensioni di un sub-continente. La metà della popolazione brasiliana si colloca nella cosiddetta classe media ed ha accesso a buoni livelli di benessere e consumo, nonostante la crisi pandemica.
Inoltre, l’esistenza di una considerevole domanda interna favorisce la realizzazione di investimenti produttivi. Il paese presenta un notevole fabbisogno tecnologico, che le aziende italiane possono soddisfare mediante il trasferimento di tecnologie, di know how specializzato, di formazione di capitale umano e di assistenza tecnica, in settori nei quali l’Italia possiede expertise di eccellenza.
Il Brasile, il quarto paese destinatario degli IDE nel mondo e primo in America Latina, rappresenta un “hub” per l’ingresso in tutta l’America Latina ed è un polo di riferimento per il livello di sviluppo della sua economia e per le ulteriori potenzialità di crescita. La produzione agricola brasiliana sta aumentando principalmente attraverso l’uso intensivo della tecnologia in macchinari, attrezzature e genetica. Questi fattori hanno aumentato la produttività delle aziende agricole, in particolare per le materie prime.
Nonostante tutti i risultati raggiunti dall’agricoltura brasiliana oggi, esiste ancora un notevole margine di crescita. Negli ultimi 40 anni, la resa delle principali colture è aumentata del 266%, mentre l’espansione delle aree coltivate nello stesso periodo è stata solo del 33%, secondo il Ministero dell’agricoltura, del bestiame e delle forniture alimentari (MAPA). A seguito di questi progressi tecnologici, la produzione totale di soia, tra le più grandi colture agricole del Brasile, dovrebbe raggiungere 288.17 milioni di tonnellate entro l’anno del 2026 e del 2027.
Per quanto concerne la composizione degli stock, gli investimenti italiani in Brasile si concentrerebbero prevalentemente nell’industria di trasformazione (33,6%), nei settori dell’informazione e delle telecomunicazioni (28%), dell’elettricità e del gas (14,9%) e finanziario (9,2%).