L’Uzbekistan è un Paese ubicato nel cuore del Centro Asia che negli ultimi anni è riuscito a divenire un attore geopolitico di estrema importanza. Con il protagonismo dell’Asia Centrale negli scenari geopolitici ed economici internazionali, il presidente della Repubblica dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev sta lavorando alla crescita di un “nuovo Uzbekistan”.
Nel corso di una recente intervista, diffusasi in tutto il Centro asia, Mirziyoyev ha ricordato l’importanza di spingere ulteriormente sulla strada delle riforme politiche, economiche e sociali per celebrare con orgoglio il trentesimo anniversario dell’ottenimento dell’indipendenza che ricade il 31 agosto. Alla vigilia di tale storica data, il Paese sta lavorando per presentarsi con un nuovo volto alla comunità internazionale.
Maestoso l’elegante e innovativo Parco del Nuovo Uzbekistan che sorge vicino alla capitale, su un terreno di oltre centro ettari. La costruzione di scuole, teatri, biblioteche, musei, la nascita di nuovi giornali e riviste e il sostegno alle organizzazioni governative di beneficenza che finanziano l’istruzione dei giovani uzbeki in Europa e in Occidente rappresentano l’emblema della rinascita del Paese e dell’ossatura del “Nuovo Uzbekistan”.
Nel pieno di innovative riforme economiche, il Paese vuole chiudere definitivamente con le regole del passato bolscevico e sviluppare una nuova classe dirigente illuminata, aperta al mercato e al confronto con le potenze internazionali, che sappia preservare la storia e le tradizioni vive del Paese. “Certamente posso dire che è ancora presto per dire di aver mutato il nostro Paese. Stiamo muovendo i primi passi e queste azioni delle nostre istituzioni e della società civile rappresentano una priorità. Insieme alla nostra gente realizzeremo un nuovo Uzbekistan cambiando completamente il vecchio sistema di potere”, ha ribadito nel corso di un’intervista il Presidente Shavkat Mirziyoyev.
Il Nuovo Uzbekistan sta lavorando al rafforzamento delle relazioni economiche e commerciali nella regione centroasiatica ma anche con l’Europa e gli alleati occidentali. Priorità del Paese è mettere in pratica i meccanismi del libero mercato e dare avvio a quelle dinamiche di privatizzazione e liberalizzazione che possono dare una spinta importante alla crescita economica. “I problemi legati all’accesso alle banche internazionali, l’utilizzo delle carte di debito tramite gli sportelli automatici, i vari tassi sulla valuta nazionale, il mercato nero valutario, l’acquisto di valuta estera, l’acquisizione della cittadinanza, la registrazione degli alloggi e delle proprietà private sono problematiche del passato”, ribadisce il presidente Mirziyoyev.
Attualmente, l’Uzbekistan registra tassi di crescita economica importanti che richiedono la creazione di nuove fonti di reddito, politiche di riduzione della povertà e sviluppo sostenibile dei villaggi e delle città periferiche. Il processo di privatizzazione intrapreso dalle istituzioni ha giocato un ruolo primario nella direzione della modernizzazione e della diversificazione economica del Paese, dando priorità alla vendita sul libero mercato delle imprese statali e innescando politiche corrette di competizione commerciale nel rispetto degli interessi economici statali.
Intraprendere processi economici e garanzie trasparenti per gli appalti risulta di fondamentale importanza per la crescita del Paese, dinamiche economiche accompagnate da un’ampia partecipazione dei cittadini a tale processo. Altro aspetto particolarmente importante che le istituzioni uzbeke stanno valorizzando è quello legato all’innovazione e all’utilizzo delle moderne tecnologie.
Nel Paese sono già visibili alcuni risultati legati all’ammodernamento delle infrastrutture e al moderno processo industriale intrapreso. Complessi industriali come il Kandym Gas Processing Complex, l’impianto metallurgico di Tashkent, l’impianto minerario e metallurgico di Navoi hanno attirato l’interesse della comunità imprenditoriale internazionale sulle nuove dinamiche legate alla metallurgia e alla siderurgia nazionale. Inoltre, sono iniziati i lavori di costruzione per una nuova fabbrica di arricchimento del rame presso l’impianto minerario e metallurgico di Almalyk, lavori valutati intorno ai due miliardi di dollari.
Qualsiasi colossale riforma economica non può prescindere dall’analisi delle nuove dinamiche geopolitiche e dei rapporti con gli stati esteri. La crescita e la cooperazione internazionale sono tra le priorità della presidenza uzbeka e la cooperazione con le Nazioni Unite, l’Unione interparlamentare, l’Unione europea, l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, la Comunità degli Stati Indipendenti, l’Organizzazione per la cooperazione islamica e altri importanti forum internazionali sono una realtà nei processi decisioni di politica estera del Paese. “Il nostro Paese è divenuto membro del Consiglio di cooperazione degli Stati di lingua turca e ha ottenuto lo status di osservatore presso l’Unione economica euroasiatica. Per la prima volta nella nostra storia, l’Uzbekistan è stato eletto membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e ha partecipato con successo alla quarantaseiesima riunione online del Consiglio svoltasi a Ginevra il 22 febbraio del 2021”, ha ribadito Shavkat Mirziyoyev. Inoltre, risulta importante ribadire e diffondere il protagonismo del Paese all’interno della CSI, dove ha partecipato a tutte le riunioni, adottando circa una settantina di documenti finalizzati alla cooperazione internazionale.
D’altronde, negli ultimi mesi l’Uzbekistan sta svolgendo un ruolo da protagonista all’interno della complessa e dinamica realtà centroasiatica. La recente conferenza internazionale intitolata “Asia centrale e meridionale: connettività regionale. Sfide e opportunità” ha rappresentato per l’Uzbekistan una cartina tornasole per i protagonisti politici internazionali, riuscendo a catturare l’interesse della comunità internazionale e dando slancio a nuove infrastrutture e programmi di trasporto internazionale tra l’Asia centrale e l’Oceano Indiano.
L’importantissima conferenza, svoltasi presso la capitale Tashkent, ha rimarcato lo spirto di cooperazione e collaborazione che il Paese vuole intraprendere per affrontare le più importanti problematiche e preoccupazioni dell’attualità internazionale, diplomatica e commerciale.